Caro Narciso,
prima che ti possa venire la rassicurante certezza che io non mi stia riferendo proprio a te, sprofondato sulla sedia a leggere questa lettera, ti comunico che utilizzerò questo nome per nominarti nelle righe successive, pur sapendo benissimo che non ti chiami così.
Ti scrivo per rendere palese ai tuoi occhi evidentemente ignari che le tue recenti pubblicazioni su facebook hanno offeso il senso del ridicolo. Non sto parlando del senso del ridicolo di qualcuno in particolare, ma del senso del ridicolo in quanto tale. Immaginalo come una persona fisica. Così come è stata personificata, nel corso dei secoli, la Giustizia, o la Pietà, così immagina il Ridicolo. Chiamalo signor Ridicolo, se vuoi, o dottor Ridicolo, se preferisci dargli un tono…
Ecco, il dottor Ridicolo mi ha comunicato di dirti che hai oltrepassato il limite e che si ritiene mortalmente offeso dalla “concatenazione di idiozie” che si sono susseguite sul tuo profilo negli ultimi tempi.
Debbo dire, caro Narciso, che di questa condivisibile irritazione, tu, pur essendone la fonte, sei tra i meno responsabili. In fondo cosa hai fatto di tanto strano? Hai semplicemente pubblicato alcune foto di te abbracciato a quel cantante famoso, o sorridente accanto al celebre scrittore, o fiero al fianco del noto presentatore televisivo. Niente di più che uno sterile, quanto perdonabile, tentativo di preservare la tua identità dalla furia devastatrice della Storia, accarezzando nel contempo quell’animale da compagnia tanto ruffiano quanto irresistibile che nei sempre meno frequentati spazi dei confessionali si usa chiamare Vanità. Quel che è intollerabile, e che non è passato inosservato agli occhi attenti del dottor Ridicolo, sono i commenti dei tuoi “amici” alle suddette foto.
Una persona saggia avrebbe ignorato l’urgenza di dire la propria astenendosi dal commentare alcunché… Una persona pigra avrebbe cliccato sul pulsante “Mi piace” tenendo in perfetto equilibrio sulla bilancia dell’ipocrisia il presunto dovere di sentirsi partecipe della tua effimera gioia con l’altrettanto inevitabile necessità di non sbilanciarsi in parole potenzialmente rivelatrici del proprio imbarazzo o, peggio, della propria mal riposta invidia… Una persona sarcastica avrebbe scritto qualche frase spiritosa commentando l’incontro con la celebrità senza rinunciare a far notare l’orribile nodo alla tua cravatta…
Ma niente di tutto questo è accaduto, o solo in minima parte. Quel che è accaduto è che più di una persona, a buon diritto definibile intelligente in una qualsiasi altra circostanza, ha avuto la spudoratezza di commentare le tue “foto con celebrità” con le seguenti frasi (e continuo a usare il nome fittizio, tanto sia io che te sappiamo di chi stiamo parlando):
“Bravo Narciso!!!”
“Complimenti Narciso! Sei il numero uno!”
“Bravissimo!!!”
“Congratulazioni!!!”
E mi fermo qui. Ora, tu che sei una persona dotata di un certo raziocinio, mi vuoi spiegare l’insondabile ragione per cui ti hanno definito Bravo? O per cui ti hanno fatto Complimenti e Congratulazioni? Congratulazioni per che cosa???
Ti sei forse sposato? Hai avuto un figlio? Hai salvato trenta bambini dalla morte precipitandoti in un palazzo in fiamme ed estraendoli vivi dal fuoco? Hai vinto il primo premio di cucina alla sagra regionale della porchetta? In che cosa consisterebbe, di grazia, la tua bravura? Di quale azione meritoria dovrei complimentarmi?
Ecco, io credo che gran parte dei ragionamenti sull’assoluta Vacuità che abbiamo finito per adorare al posto di Dio o anche solo della ragione, possano passare da questi commenti. Commenti fatti da persone vere e intelligenti, che trovano come la cosa più naturale del mondo complimentarsi con un amico per il solo fatto di essere riuscito a farsi fare uno scatto fotografico insieme a un divo della televisione, o della musica, o di qualsiasi altra forma di spettacolo. Ti starai chiedendo a questo punto perché ti ho scritto questa lettera. La verità è che avverto la necessità di essere ricattabile mandandoti un incontrovertibile documento cartaceo che testimoni la mia ipocrisia. Motivo? Lo sai meglio di me. Tra i primi idioti che si sono complimentati con te per la foto con Mick Jagger ci sono anche io!
Ilde,
13 aprile 2011